Spostamenti ridotti
Da venerdì 6 novembre, è entrato in vigore il nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio), che introduce restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19. Le misure per il contenimento non sono uguali in tutta Italia, ma cambiano a seconda della zona di rischio in cui sono inserite le Regioni: per quelle in zona gialla, con rischio moderato, ci sono minime restrizioni agli spostamenti; per quelle in zona arancio, con rischio alto, è possibile spostarsi soltanto per comprovate esigenze, e con l’autocertificazione; e per quelle in zona rossa, con rischio molto alto, le misure si avvicinano a quelle in vigore durante il lockdown di marzo. Ma con alcune importanti differenze per le attività commerciali aperte, fra cui quelle per l’auto.
Tutto aperto
Con l’allegato 23 al nuovo Dpcm del 3 novembre 2020, il Governo ha precisato che, nelle Regioni in zona rossa, ma anche in quelle nelle zone con rischio minore, possono restare aperte tutte le attività di “commercio al dettaglio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori”. Questo significa che, contrariamente al lockdown di marzo-aprile, operano regolarmente anche le concessionarie, oltre a officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi, che già erano attivi nella precedente chiusura. Il consiglio, prima di recarsi in queste attività, è di prenotare, così da evitare possibili assembramenti. Restano aperti, logicamente, anche le attività di “commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati”, quindi benzinai e stazioni di servizio per la vendita di Gpl e metano, oltre alle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade.
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